Perché una terapia rivolta agli adolescenti?
- Un percorso con l’adolescente è indicato nei casi in cui si verifichi un malessere nel giovane. Questo perché è importante aiutarlo a dare un nome ai cambiamenti interni ed esterni (anche corporei!) che riguardano la fase di sviluppo che sta attraversando.
- L’adolescenza è una fase evolutiva in cui si presentano dei profondi cambiamenti biologici, psichici e sociali. Ci sono trasformazioni corporee, anatomiche, fisiologiche e aumentano le capacità cognitive. Per questo motivo il ragazzo si trova a dover elaborare una nuova idea del suo corpo, della sua identità e del suo ruolo nella società. A volte questo processo può comportare degli intoppi e possono emergere problematiche di varia natura. Fra queste: problematiche identitarie, mancanza di un autostima, difficoltà scolastiche, difficoltà relazionali, difficoltà nella relazione con i famigliari, problemi alimentari.
Queste manifestazioni sono da considerarsi parte del processo di crescita o la manifestazione di un disagio più profondo?
- Spesso per i genitori non è facile stabilire quando una manifestazione di disagio del proprio figlio è un normale atteggiamento adolescenziale o è invece il segnale di un problema più grande. E’ opportuno valutare ogni singolo caso perché non esiste una risposta preconfezionata. Le tematiche adolescenziali sono le stesse per tutti ma è l’intensità della sofferenza e la difficoltà ad uscirne che possono farci capire se è il caso di rivolgersi ad uno psicologo.
Ci sono dei segnali che possono aiutarmi a capire se è il caso di rivolgerci ad uno psicologo?
Certamente. Anche se non ci sono risposte univoche, ci sono però alcuni segnali che non vanno sottovalutati. E’ il caso di iniziare a pensare di rivolgersi ad uno specialista, per esempio, se vediamo alcuni di questi segnali:
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- disordini alimentari
- comportamenti a rischio (alcol, droghe, guida spericolata, interruzioni di gravidanza)
- attacchi al proprio corpo (tagli, lesioni)
- difficoltà nella gestione delle emozioni (rabbia, tristezza, angoscia)
- ritiro sociale
- fobia scolare
- abbandono scolastico
- difficoltà relazionali
Come per l’adulto, anche col giovane il nostro intervento propone un iniziale percorso di consultazione psicologica (4/5 colloqui). Questi primi incontri sono importanti perché ci aiutano a comprendere la situazione e le vostre esigenze. La consultazione coinvolge anche i genitori e si conclude con la restituzione alla famiglia di quanto emerso. Se necessario, si prosegue poi con l’intervento terapeutico che può prevedere la presenza o meno dei genitori.